Etimostorie #2: PACE

UNA PACE VISTA DA ORIENTE…

Se vogliamo definire il significato d’una parola-chiave come ‘pace’, dobbiamo stare attenti a quale vocabolo stiamo facendo riferimento, poiché si tratta di un concetto espresso diversamente nelle varie lingue e che, conseguentemente, rinvia etimologicamente a basi culturali differenti. Infatti, quella parola bisillaba che a noi italiani suona ben nota ed apparentemente di senso comune – se non addirittura scontata – esprime idee differenti in rapporto ad altre lingue. La ricerca sul concetto di PACE va pertanto declinata in base alle parole che sono state utilizzate per denotarlo, in dimensione sia spaziale sia temporale.

I primi due campi semantici sono stati delineati dalle più antiche civiltà, quelle dell’estremo oriente e quelle semitiche. L’ideogramma cinese e giapponese (ĀN) – sostantivo, aggettivo e verbo che significa “pace/pacifico/pacificare” – rappresenta in modo stilizzato una donna sotto un tetto, evocando concetti molto concreti come stabilità e sicurezza, ma anche quelli più ideali di “quiete” e “tranquillità”.  [1] Anche nelle culture semitiche, tale campo semantico è articolato, ma rinvia sostanzialmente ad un’antica radice comune SLM, dalla quale derivano sia l’ebraico שָׁלוֹם (SHALŌM), sia l’arabo السلام (SALĀM).

Per comprendere i significati di shalom (e della radice shlm) […] occorre fare un passo indietro e rivolgersi alla lingua accadica. In questa lingua abbiamo due radici, simili nella forma, e tuttavia ben distinte, che sono slm e shlm. Il verbo salamu mostra i seguenti significati: riconciliarsi, fare la pace; rappacificare, riconciliare. Inoltre troviamo la voce salimu con i sensi di: pace, concordia e riconciliazione con gli dei, favore. Dunque questa radice della lingua accadica esprime chiaramente il senso di pace e riconciliazione. Il verbo shalamu, molto più attestato, ha i seguenti sensi: stare bene; essere in buone condizioni, essere intatto; essere favorevole, essere propizio; avere successo, prosperare; […] mantenere in buona salute […] proteggere, salvaguardare; rendere favorevole […] completare un lavoro; pagare, ripagare, ricompensare. Come si può vedere, tutti questi significati del verbo shalamu non hanno nulla a che vedere con «pace».  [2]

La polisemia del termine – partendo da radici pressocché uguali – rinvia a concezioni differenti, che guardano alla ‘pace’ ora più sul piano spirituale, come concordia ed armonia, ora da un punto di vista più materiale, esprimendo più che altro concetti come benessere, salute e prosperità.

Al primo campo semantico è ascrivibile inoltre la parola indiana शान्ती (SHANTI – ŚĀNTI), che nell’Induismo ci parla prevalentemente d’uno stato di pace interiore, in quanto nell’antica lingua sanscrita significava: pace, calma, tranquillità, quiete. [3]  Anche in questo caso, però, consultando il dizionario, si scopre che questo stesso termine abbraccia ambedue le versioni semantiche:

…शान्ति śānti [act. śam_1] f. pace, calma, riposo; pace del cuore | prosperità, benedizione, felicità…. [4]  

UNA PACE VISTA DA OCCIDENTE…

Non molto diverso, comunque, è il discorso se ci riferiamo alla civiltà greca, nella cui lingua troviamo – sia pure con forme leggermente diverse in dorico, ionico-attico e cretese – il vocabolo ΕIΡHΝΗ (EIRENE), nome proprio della dea della pace.

In Omero…indica una situazione di pace durevole, e si contrappone a filóthj, che è invece il frutto di un accordo […] Benché spesso nei testi sia letterari sia epigrafici eirēnē sia usata semplicemente in contrapposizione a pòlemos ‘guerra’, all’idea della pace è saldamente associata l’idea del benessere materiale […] Una connessione fra pace e benessere si coglie anche in Omero, Od. XXIV 486 “essi tornino ad essere concordi come erano prima, siano bastevoli la ricchezza e la pace… [5] 

Un discorso a parte va fatto per la parola latina PAX, da cui sono derivate moltissime varianti negli idiomi neolatini e non (ital. Pace; rum. Pace; prov. Patz; franc. Paix; spagn. e port. Paz; ingl. Peace, etc.). Etimologicamente, la sua origine risale alla radice sanscrita *PAK- / *PAG- (= fissare mediante un accordo”), dalla quale traspare un terzo campo semantico, connesso a concetti come: legame, unione, composizione, accordo e, ovviamente, patto.

…Trovasi nel sscr. Pâç-a-yami lego […] anche il lat. Paciscor concordo, pattuisco […] gr. Peg-nyo…conficco, collego, compongo […] Accordo conchiuso fra due parti nemiche contendenti, particolarmente in guerra; Concordia, Quiete, Riposo. [6]   …Dalla radice *pag- “fissare” (che è anche la fonte del latino pacisci “alleanza o concordare;” vedi: patto), in base alla nozione di “legarsi insieme” per trattato o accordo[7]

Pertanto, oltre al significato di “concordia/armonia” spirituale ed a quello di “benessere/prosperità” materiale, con questa radice e le parole da essa derivate ci troviamo di fronte ad un terzo significato-chiave, quello più pragmatico di “accordo/patto”, ciò che serve per evitare – oppure a superare – un conflitto. Un significato troppo spesso prevalente sugli altri, che ha quasi ridotto una parola come “pace”, così ricca semanticamente, a puro e semplice contrario di “guerra”.

Se però ci spostiamo nell’ambito di civiltà particolarmente bellicose come quelle germaniche, la parola tedesca indicante la ‘pace’, cioè FRIEDEN (originata – come altre similari: oland: Vrede, sved. Fred. – dalle radici protogermaniche e sassoni *friths / *fridu) [8] ci riporta paradossalmente al concetto di “protezione/tranquillità”, con anche con una sfumatura affettiva, evocante sentimenti quali “amore/amicizia”, come è evidente nel vocabolo inglese friend (amico).

Concludendo questa carrellata spazio-temporale, dietro la parola ‘pace’ – comunque linguisticamente declinata – vediamo affiorare tre diverse basi culturali. La prima, riferita ad un universo interiore e spirituale, ci parla di tranquillità, quiete, armonia, concordia, amicizia. La seconda è ispirata da una concezione più materialista e ci parla invece di benessere, prosperità, pienezza. La terza, infine, rinvia ad una visione pragmatica della vita, in cui i conflitti, oltre che con la violenza, possono essere risolti anche attraverso mediazioni, accordi e patteggiamenti tra le parti in causa.

Ma noi, quando parliamo di pace anche e soprattutto in questo drammatico periodo, a quale di questi tre ambiti semantici ci stiamo davvero riferendo? (*)


NOTE

[1]  Cfr.: https://www.cinesefacile.com/blog-cinese-facile/5-minuti-di-cinese-quando-ce-una-donna-ce-casa ; https://it.wiktionary.org/wiki/%E5%AE%89   ; https://www.infocina.net/caratteri/scheda/23433.html

[2]  Massimo PAZZINI ofm (2008), “I nomi della pace”, Terrasanta, 28.01.2008 (sottol. mie) > https://www.terrasanta.net/2008/01/i-nomi-della-pace/    Cfr. i significati del lemma ‘shalom’ riportati dalla Blue Letter Bible > https://www.blueletterbible.org/lang/lexicon/lexicon.cfm?Strongs=H7965&t=KJV

[3]  Cfr. Shanti, Santi, Śāntī, Śānti: 28 definitions, Wisdom Library >  https://www.wisdomlib.org/definition/shanti

[4]  Cfr. voce ‘Śānti’ in: Sanskrit Heritage Dictionary > https://sanskrit.inria.fr/DICO/63.html#zaanti   (trad. mia)

[5]  “Pace nel mondo greco”, Zetesis (s.d.) > http://www.rivistazetesis.it/Pace_file/Eirene.htm   Cfr. anche voce ‘εἰρήνη’ in: Dizionario Greco Antico > https://www.grecoantico.com/dizionario-greco-antico.php?parola=%CE%B5%CE%B9%CF%81%CE%B7%CE%BD%CE%B7

[6]  Francesco BONOMI, Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana, voce ‘pace’ nella versione online > https://www.etimo.it/?term=pace&find=Cerca     Vedi anche: Dante OLIVIERI (1961), Dizionario Etimologico Italiano, Milano, Ceschina (voce ‘pace’)

[7]  V. voce ‘peace’ in Online Etymology Dictionary   > https://www.etymonline.com/word/peace  (trad. mia)

[8]  Cfr. etimologia della voce ‘Frieden’ in Der deutsche Wortschatz von 1600 bis heute >   https://www.dwds.de/wb/Frieden#etymwb-1

(*) Questo articolo è stato tratto – con alcune modifiche – da un capitolo del mio libro “GRAMMATICA ECOPACIFISTA”, di prossima pubblicazione presso il Centro Gandhi Edizioni di Pisa.

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